Alla ricerca di un’ispirazione per questo mio nuovo blog, mi sono messa a sbirciare tra i file del mio computer e ho scovato le righe scritte per un vecchio articolo (mai pubblicato) che mi era stato chiesto di ideare.
Ve lo ripropongo oggi, sebbene siano passati 10 anni da quella bozza, esattamente così come era stato scritto in quel giorno di giugno del 2013.
Lo voglio condividere ora con voi, Cari Lettori, perché la mia storia, la persona che sono oggi, le cose che racconto ai miei corsi, quelle che faccio e quello che cucino nascono tutte in un paesino nel cuore delle Emilia Romagna 14 anni fa.
Buona lettura!
Ho deciso di scrivere questo post dopo una telefonata. Un paio di giorni fa ho ricevuto una telefonata da ALMA, La scuola internazionale di cucina italiana, si trattava di un invito “…ti manderemo una mail…” mi hanno detto. Le prime righe della mail così recitano:
“Gentile Barbara, siamo lieti di invitarLa come protagonista del “Career Day”, il momento dedicato alle storie di successo dei diplomati di ALMA che la Scuola organizzerà nel corso dell’evento ALMA VIVA domenica 23 giugno…”.
Il mio desiderio ma, soprattutto, il mio cuore mi costringono a non rinunciare a questo evento e a questo invito.
ALMA VIVA è un evento enogastronomico con cui ALMA, La Scuola internazionale di cucina italiana, si apre al pubblico.
ALMA VIVA, “The Italian Culinary Festival”, questo il nome esatto della manifestazione, è un avvenimento che Reggia di Colorno.
Probabilmente alcuni di voi non conoscono bene, però, ALMA. animerà la restaurata e la piazza circostante con un intenso programma tra momenti di convivialità e di alto valore educativo e didattico culinario.
ALMA, La Scuola internazionale di cucina italiana, è il primo e più autorevole centro di formazione professionale per l’ospitalità e la ristorazione italiana a livello internazionale. Forma cuochi, pasticceri, sommelier, professionisti di sala e bar e manager della ristorazione, provenienti da tutto il mondo.
Chiamarla “Scuola” per me, tuttavia, è riduttivo.
ALMA è esperienza, metodo, ricerca, amore, passione, divertimento, umanità, ambizione, studio, tecnica, professionalità, empatia, coraggio, determinazione, storia, forza, innovazione … e un milione di altre cose.
Ho deciso di frequentare questo Istituto di eccellenza della cucina per cambiare la mia vita, per seguire la mia passione e inseguire un sogno.
Porterò sempre nel cuore le parole dello straordinario Chef di pasticceria, Matteo Berti, il primo giorno in cui abbiamo messo piede nel laboratorio, curiosi e rallegrati da ambienti nuovi e nuovi profumi e ingredienti: “A me la prima cosa che interessa, quando mettete piede qui dentro, è che vi divertiate!” …come aveva ragione…se non ti diverti, se la cucina non ti fa sognare, non ti appassiona, non ti rende felice…non lo farai mai bene, non ci metterai mai sentimento e questo, inevitabilmente, si leggerà nei tuoi piatti.
Questa Scuola rappresenta un grande cuore palpitante, il cuore delle persone che ogni giorno, con il loro contributo, la loro passione, la loro umanità, muove questa macchina meravigliosa.
Ogni giorno ad ALMA era una nuova, straordinaria sorpresa.
Avere il privilegio di poter osservare lo Chef Luciano Tona, Direttore didattico (e attento – ma paterno – osservatore di ciascuno di noi) della Scuola, cucinare davanti ai nostri occhi e raccontare, come una poesia, le tecniche di cucina; ascoltare Andrea Sinigaglia mentre ci rivelava la Storia della cucina italiana (…l’avrei ascoltato per ore!) e ci parlava di “grammatica del gusto” o cucinare sotto l’occhio vigile e severo dello Chef Marco Soldati dopo la sua dettagliata spiegazione di ogni ricetta, dopo aver seguito il suo racconto sulle curiosità, sugli aneddoti e sulla storia della cucina, dei cuochi e degli ingredienti, sono state esperienze vive, intense, ammalianti.
E, poi, ascoltare Lui, il Maestro Marchesi, anima della Scuola.
Ogni giorno nel piccolo (ma enorme!) cuore di un paesino dell’Emilia, Colorno, si viveva una nuova straordinaria avventura, si volava con la fantasia, si affrontava una prova, ci si scontrava, si rideva, si ascoltava, si imparava, si cucinava, si assaggiava, si parlava, si annusava, si studiava ma, soprattutto, ci si emozionava davvero!
Ogni presenza all’interno del gioiello che è la Reggia di Colorno – sede della Scuola – dai docenti, al personale amministrativo, dai cuochi ai camerieri, dagli assistenti a Marino, bibliotecario e…una vera istituzione in ALMA! …ma anche noi, studenti pieni di aspettative, noi allievi curiosi e divertiti, noi compagni di scuola in conflitto ma solidali… senza dimenticare Alberto, anima silenziosa ma straordinaria, che gestisce la piccola libreria all’ingresso della Reggia… tutti, ognuno di loro ha contribuito a lasciarmi un ricordo forte, emozionante e indelebile.
Mi sono diplomata nel luglio 2009 ma non ho mai smesso di pensare ad ALMA, alle sue persone, ai miei insegnanti, alle cose imparate, al periodo di stage e a tutto quello che solo lì si può vivere e vi confesso, Cari Lettori, che mi manca, e mi manca tanto, nonostante il grande impegno sostenuto economicamente, il sacrificio familiare e la fatica per rimettersi in gioco.
Sento il bisogno, ogni tanto, anche solo di una visita, di un “mordi e fuggi”, di respirare ancora quell’aria, di rivivere i ricordi dentro quelle mura, di un saluto sfuggente alle persone che porto nel cuore.
E domenica 23 giugno sarò lì, per onorare me stessa e le persone che lì e altrove durante questo cammino mi hanno sostenuta e hanno creduto in me.
Cari Lettori, ciò che avete appena letto è stato preso senza alcuna variazione da uno scritto del giugno 2013.
Molte cose sono cambiate in ALMA da allora e molte nella mia vita, ma dopo 14 anni sono ancora qui con la stessa passione di quei giorni felici, con un piccolo bagaglio di esperienza in più e con tante, tantissime cose ancora da scoprire!